Abstract

Fin dagli esordi, il sistema delle Residenze Artistiche ha abbracciato una logica laboratoriale e di sperimentazione: un’arena in cui i diversi attori coinvolti possano interloquire, relazionarsi e dialogare secondo logiche di prossimità e di interscambio generativo.

Nel percorso triennale curato da Fitzcarraldo, le Residenze Artistiche si configurano come spazio di sperimentazione per l’individuazione di policy culturali concertate, e le attività svolte sono orientate a comprendere gli effetti generati dalle Residenze e a proporre nuove modalità di valutazione e monitoraggio. 

Questo processo coinvolge due livelli di valutazione: il livello dei contenuti, individuando parametri qualitativi specifici che rappresentano la trasformazione e crescita artistica e territoriale, e il livello dei processi, integrando la valutazione nel flusso di lavoro, superando la concezione di un’operazione separata dall’attività da realizzare ex post, adottandola come prospettiva in ogni fase del lavoro.

L’approccio proposto è concepito per consentire alle Residenze di ottimizzare le proprie risorse, gestire l’operatività in modo trasparente, arricchire le proprie competenze e promuovere una cultura della valutazione come parte integrante delle proprie attività.

Obiettivi

Il percorso triennale si prefigge di:

• favorire un’inversione di tendenza dei sistemi di valutazione passando da un approccio quantitativo ad uno focalizzato sui processi e su indicatori di natura qualitativa
• favorire uno spazio di concertazione che veda la partecipazione attiva di tutti gli attori del sistema al fine di definire congiuntamente le dinamiche di relazione tra il sistema delle Residenze e quello dello spettacolo dal vivo in Italia
• individuare strumenti e modalità per mappare e fotografare impatti e risultati delle attività delle Residenze senza comprometterne l’agilità ma dando peso politico
• alimentare lo scambio tra Residenze favorendo lo sviluppo di un ecosistema propositivo e dinamico